Il dolore pelvico cronico (CPPS)
Il dolore pelvico cronico (CPPS) rappresenta una condizione debilitante spesso erroneamente diagnosticata come prostatite. In realtà, nella maggior parte dei casi, la causa principale non è un’infezione batterica, ma un’infiammazione del plesso pudendo, una complessa rete di nervi che innerva la regione pelvica e perineale. Questo disturbo colpisce prevalentemente uomini giovani, tra i 20 e i 40 anni, e si manifesta con sintomi persistenti quali dolore nella zona perineale, pelvica, genitale e spesso anche sovrapubica.

Diagnosi del CPPS
La diagnosi differenziale del CPPS è di fondamentale importanza per evitare trattamenti inadeguati e prolungati con antibiotici inutili. Un aspetto caratteristico del dolore pelvico cronico è la sua assenza durante il sonno e la sua riacutizzazione in posizione seduta, elementi che suggeriscono un’origine neuropatica piuttosto che infettiva. Un ulteriore criterio diagnostico è la risposta alla compressione del nervo pudendo, che riproduce il dolore tipico della condizione.
Cause e Fattori Scatenanti
Le cause dell’infiammazione del plesso pudendo sono molteplici e comprendono:
- Spasmi muscolari della muscolatura del pavimento pelvico, spesso secondari a posture scorrette o tensioni croniche;
- Infezioni mal trattate, come prostatiti recidivanti, uretriti o vaginiti nelle partner, che possono contribuire a una sensibilizzazione del sistema nervoso;
- Fattori psicosomatici e stress, che giocano un ruolo determinante nell’accentuazione del dolore neuropatico, portando a una cronicizzazione della sintomatologia.
Trattamento e Approccio Terapeutico
Il trattamento del CPPS è multidisciplinare e si basa su un approccio mirato alla riduzione dell’infiammazione e alla modulazione del dolore neuropatico. Le terapie più efficaci comprendono:
- Miorilassanti, come baclofene e benzodiazepine, che riducono la tensione muscolare del pavimento pelvico;
- Neuromodulatori, tra cui amitriptilina, pregabalin e duloxetina, farmaci utilizzati per il controllo del dolore neuropatico;
- Infiltrazioni intraprostatiche di antibiotici e cortisone nei casi più resistenti, che rappresentano un’opzione terapeutica avanzata per la riduzione dell’infiammazione locale.
L’Approccio del Prof. Federico Guercini
Uno dei maggiori esperti nella diagnosi e nel trattamento del CPPS è il Prof. Federico Guercini, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e riconosciuto a livello internazionale per le sue tecniche innovative nel trattamento delle patologie pelviche maschili. Grazie all’esperienza maturata in anni di ricerca e pratica clinica, il Prof. Guercini ha sviluppato protocolli terapeutici personalizzati che combinano terapie farmacologiche, fisioterapia pelvica e infiltrazioni mirate, ottenendo risultati significativi anche nei casi più complessi.
Per approfondire le informazioni sul CPPS e sulle metodologie avanzate di trattamento, si consiglia di consultare il sito www.prostatitis2000.org, punto di riferimento per pazienti e specialisti del settore.
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